Staffetta dei ricordi
Riscopriamo il gusto degli antichi e dei moderni sapori
Quali sono i frutti che chiamiamo “antichi”? Basta andare indietro di due generazioni e già si può parlare di frutta antica. Potrà sorprendere ma è così. I frutti antichi sono quelli che, nell’arco degli ultimi 30-40 anni, hanno conosciuto un lento e silenzioso abbandono per l’affermarsi di varietà migliorate. Il tema dei frutti antichi è vasto, complesso, anche perché non si ha un’idea precisa del numero delle tante varietà e genotipi che ne fanno parte. In Italia il patrimonio varietale di interesse agrario è decisamente ricco, grazie all’eterogeneità geologica e agroambientale; ciò nonostante sono molte le cultivar andate perdute a causa principalmente dell’affermarsi di varietà più produttive e con caratteristiche più moderne (frutti più grandi, con un sapore più facile e resistenti alle malattie). La Mela Rosa, la Mela Jelata, la Mela Diecio, la Mela di Maggio, la Mela Peperona e la Mela Bianchina, via via rimpiazzate dalle varietà oggigiorno presenti sui banchi del mercato, hanno caratteristici sapori, diversi momenti di maturazione e si sono adattate a particolari climi e luoghi. La figura del contadino “custode”, pertanto, si rivela essenziale per ridare vita ai frutti antichi poiché, grazie proprio alla sua memoria, è possibile recuperare le conoscenze riguardo i nomi, gli usi, gli aspetti agronomici di questi prodotti. La bellezza della nostra Terra è arricchita dal legame inscindibile con le produzioni agroalimentari locali, spesso collegate a conoscenze antiche. I prodotti tipici della propria regione sono infatti parte integrante della memoria e della ricchezza del territorio, un patrimonio di tradizioni, di gesti e di civiltà. Aggiungono valore alla propria regione, ma anche conoscenze e vivacità alla nostra vita. Per questo dobbiamo conoscerli bene!
………e adesso via al gioco!!!!
Bambini, quanto conoscete della vostra terra e avete appreso dai racconti dei vostri familiari?
A casa intervistate una persona anziana chiedendo:
• quale frutto o ortaggio antico era solita mangiare o conosceva da racconti tramandati
• come si mangiavano questi alimenti antichi
• quale era una tipica ricetta con il frutto o l’ortaggio raccontato usato come ingrediente principale. Se possibile provate, insieme ai vostri familiari, a cucinare il piatto così come veniva preparato prima e a fotografarlo.
In classe:
• Confrontate con i compagni quali tipi di frutta e verdura antiche si preparavano, si cucinavano e si mangiavano all’epoca dei vostri familiari più anziani.
• Riportate in un primo cartellone il racconto tramandato (non più di 20 righe) sul frutto o l’ortaggio antico, la ricetta del passato scelta e l’eventuale testimonianza fotografica del piatto preparato.
• Fate poi una ricerca sui prodotti tipici di oggi della vostra regione raccontandoli in non più di 20 righe, passando dai metodi di coltivazione fino alla collocazione negli usi e costumi della tradizione del vostro territorio.
• In un secondo cartellone riportate la ricerca fatta e raffigurate la vostra regione, riportando al suo interno i prodotti tipici di oggi disegnati, ritagliati da giornali e riviste o fotografati da voi al mercato.
Ora scattate una foto per ogni cartellone, ed inviatecele!
Le due foto, e solo quelle, dovranno essere caricate in formato .jpg sul portale “Olimpiadi della frutta” dopo aver effettuato l’accesso con le vostre credenziali (nome utente e password) http://olimpiadi.fruttanellescuole.gov.it/accesso-docenti, e dopo aver selezionato, tra le Specialità Olimpiche, la scheda “La staffetta dei ricordi”. Il caricamento elaborati sarà disponibile tra il 26/02 e il 02/03.
La scheda prevede il caricamento di soli 2 allegati: le foto in formato .jpg dei due cartelloni.
I criteri che saranno usati nella valutazione della scheda terranno conto di:
• aderenza al tema proposto
• capacità di rappresentazione del tema
• originalità
• partecipazione dell’intera classe.